Pubblica istruzione

Per i giovani c’è nel nostro Paese tenerezza e cura, ma essi non sono, come dovrebbero essere, il centro della vita, coloro ai quali si subordina ogni interesse comodo, coloro che rappresentano la parte migliore di noi e nei quali soltanto perciò la nostra vita si compie ed assume pieno valore. La stessa posizione centrale deve assumere logicamente la scuola che è cosa dei giovani, lo strumento delle loro comunicazioni con noi, il tramite per il quale si rende da parte nostra un servizio alla gioventù, per permettere ad essa di continuare a salvare la nostra vita

Moro fu ministro della Pubblica istruzione tra il maggio 1957 e il febbraio 1959 (governi Zoli e Fanfani). Introdusse l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole medie (due ore al mese collegate con l’insegnamento di storia), si pronunciò in favore dell’unificazione della scuola media (riforma che si sarebbe realizzata nel 1962) e affrontò altre questioni relative alla scuola media.