Il progetto
Il centenario della nascita di Aldo Moro ha costituito un’occasione per riconsiderare una personalità ricca e complessa, protagonista per oltre un trentennio della nostra vita nazionale, la cui immagine si è frantumata, e in parte dispersa, nelle drammatiche vicende degli anni Settanta. Con l’intento di riprendere e riannodare le fila di un percorso interrotto e di enucleare quanto di quel cammino – che fu collettivo e coinvolse la nazione intera, le istituzioni, la cultura, la politica – sia ancora dentro il nostro presente, abbiamo percorso due strade.
Da un lato la ricerca delle fonti storiche, con il censimento delle fonti già note e l’individuazione di nuove. Le prime sono rintracciabili in luoghi istituzionali (Presidenza del Consiglio, ministeri, Camera, Senato ecc.), nella società (partiti, associazioni, privati, giornali ecc.) e altrove (Archivio centrale dello Stato, Archivio di Stato di Roma, Archivio Flamigni). È quindi emersa la documentazione conservata presso altri enti e istituzioni quali le università di Bari e di Roma, le Teche Rai, istituti e fondazioni culturali, archivi di giornali, la documentazione conservata da privati e da associazioni di varia natura. Si è inoltre prestata attenzione all’individuazione e alla raccolta di fonti orali. Attraverso la sezione gli archivi si accede ai fondi individuati e alle informazioni raccolte, in costante aggiornamento.
Parallelamente, abbiamo allestito una mostra on line: Immagini di una vita. Una mostra per Aldo Moro. Sulla base di un recente orientamento della ricerca che vede in Moro il più importante politico italiano degli anni Sessanta e Settanta e, soprattutto, colui che maggiormente contribuì a dare forma al conflitto politico (comprendendone le ragioni profonde e prevedendone le soluzioni), ne abbiamo ricostruito la biografia attraverso immagini, pensieri, documenti, filmati. L’insieme degli indizi qui raccolti può aiutare a comprendere il singolare intrecciarsi di un destino e di una vocazione personale con le comunità con cui egli venne in contatto: la sua regione, il mondo cattolico, gli studi, l’insegnamento, il suo partito, la politica, il Parlamento, il paese, l’Europa, il mondo, insieme al rapporto con i giovani, alle amicizie, agli affetti.